Legnoarchitettura
editore
Edicom Edizioni
anno
2011
luogo
Italia
opera pubblicata
Edificio unifamiliare PF
pagine
44-57
numero
3 – aprile 2011
autori
AA. VV.
progettazione
Elisa Burnazzi, Davide Feltrin e Paolo Pegoretti
foto
Carlo Baroni
download
Magazine
L’innovazione nella tradizione
L’edificio unifamiliare, rifacimento ed ampliamento di una costruzione esistente, si trova sotto il castello medievale di Pergine Valsugana, a metà del crinale, in una posizione ideale sia per la bellissima vista sulla valle sia per il soleggiamento, ottimale durante tutto l’arco dell’anno. La struttura, il risparmio energetico e la continuità spaziale interno-esterno sono stati i temi principali che hanno guidato la progettazione dell’edificio, suddiviso in due livelli costruttivi: il livello inferiore “pesante” e quello superiore “leggero”, coperto quasi totalmente da listelli, a richiamare l’uso del legno tipico dell’architettura rurale di questa regione. L’ampliamento, che doveva presentare una pianta libera da pilastri, è stato eseguito con una struttura portante in acciaio, del tutto autonoma dall’esistente, realizzata tramite una trave Vierendeel, posta nel piano di sottotetto, alla quale è appeso il solaio del piano inferiore. La trave, all’interno della quale sono state ricavate ampie vetrate fisse o scorrevoli, è l’elemento maggiormente caratterizzante dell’edificio; essa contraddistingue la parte terminale del prospetto principale e il piano sottotetto. L’involucro edilizio è caratterizzato da elementi ad alta prestazione energetica: le pareti esterne sono costruite in prefabbricato-preassemblato di legno con isolamento in pannelli di fibra di legno e gli infissi, in larice, sono basso emissivi. Al piano superiore, le grandi logge vetrate a sbalzo e il legno di larice, che si estende fin dentro l’abitazione, sui pavimenti e sulle pareti, creano una forte interrelazione tra l’interno e l’esterno dell’edificio, tra spazio privato e paesaggio circostante. Gli impianti tecnologici sfruttano la ventilazione ad alto rendimento; il riscaldamento-raffrescamento degli ambienti avviene mediante sistemi radianti a pavimento e a parete; il solare termico fornisce acqua calda e la tecnologia domotica caratterizza l’impianto elettrico.
Sistema costruttivo
Per rispondere alle esigenze della committenza – un edificio con pianta libera da pilastri, con grandi logge e terrazze per godere del panorama della valle e sporgenze per riparare i percorsi esterni dagli agenti atmosferici – una costruzione ex-novo sarebbe stata la soluzione ideale; in questo caso, però, l’intervento doveva necessariamente consistere nell’ampliamento di un fabbricato degli anni ‘60 distribuito su due livelli, non in grado di sostenere il peso dell’ampliamento costituito da un ulteriore piano e dal sottotetto. Si è quindi optato per una struttura in acciaio, a pilastri, travi e tiranti, in uso nell’ingegneria civile, ma non comune per un’abitazione privata. Due pilastri, alti 8,8 metri, affiancandosi alla struttura esistente, sostengono una trave Vierendeel di 16 x 4,4 metri nel piano sottotetto; a questa, per mezzo di ulteriori travi e tiranti, è appeso il piano inferiore. Per motivi esecutivi e logistici la trave è stata realizzata e trasportata in cantiere in tre pezzi differenti. La struttura in legno è realizzata con pannelli X-lam, cioè pannelli lamellari in legno massiccio, costituiti da strati incrociati incollati di tavole di spessore medio di 2 cm, isolati esternamente con fibra di legno. All’interno un’intercapedine isolata è stata creata appositamente per dare la corretta traspirabilità al legno e per ospitare il passaggio degli impianti elettrici e idraulici; la parete è rifinita con una doppia lastra in cartongesso.