Toplook
editore
Editrice Exellent Service
anno
2011
luogo
Italia
opera pubblicata
Edificio unifamiliare PF
pagina
34
numero
06 – luglio/agosto 2011
autori
AA. VV.
progettazione
Elisa Burnazzi, Davide Feltrin e Paolo Pegoretti
foto
Carlo Baroni
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Magazine
Restaurare con bioarchitettura e design
Lo studio di architetti Burnazzi Feltrin realizza un progetto di bioarchitettura con soluzioni ecologiche all’esterno e design all’interno.
Questo progetto costituisce il restauro e l’allargamento di un edificio già esistente, posizionato a metà di un crinale montuoso nella cui sommità si erge il castello medievale di Pergine Valsugana. Si tratta di una costruzione unifamiliare dall’invidiabile collocazione, con vista sull’ampia valle sottostante e ottimamente soleggiata durante tutto l’anno.
Lo studio di architetti Burnazzi Feltrin nel lavorare a questo progetto ha tenuto conto di tre elementi principali: la struttura, il risparmio energetico e la continuità spaziale tra interno-esterno.
L’involucro edilizio è caratterizzato da elementi ad alta prestazione energetica: le pareti esterne sono in prefabbricato preassemblato di legno con isolamento in pannelli di fibra di legno, gli infissi in legno di larice sono basso emissivi. Gli impianti tecnologici sfruttano la ventilazione ad alto rendimento, il riscaldamento- raffrescamento degli ambienti avviene a pavimento e a parete, il solare termico fornisce acqua calda e la tecnologia domotica caratterizza l’impianto elettrico. Il tutto per conferire all’abitazione un livello di consumi A+, senza sprechi e senza elevate quantità di emissioni inquinanti.
La struttura portante dell’ampliamento, in acciaio, utilizza una trave Vierendel tramite la quale il primo piano non poggia su quello terra ma è appeso al sottotetto, permettendo di avere una pianta completamente libera da pilastri.
L’uso del legno si presta a creare un forte legame con l’architettura rurale di questa regione, l’edificio è costituito da due livelli costruttivi, il livello inferiore “pesante” e quello superiore “leggero”, coperto quasi totalmente da listelli. Qui, le grandi logge vetrate, a sbalzo, col legno di larice che si stende fin dentro l’abitazione, sui pavimenti e le pareti, creano una forte interrelazione tra l’interno e l’esterno dell’edificio, tra spazio privato e paesaggio rurale circostante.