Trentino
editore
Società Editrice Tipografica Atesina
data
2018
luogo
Italia
progetto pubblicato
Edifici e parco Ex-Cattoi
pagina
34
numero
1 novembre 2018
autore
M. Cass.
progettazione
Elisa Burnazzi, Davide Feltrin e Nicola Zuech
foto
archivio di studio
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Magazine
«Ex Cattoi, sul futuro dell’area pesano le 1.444 firme raccolte»
I privati acquistando l’ex Cattoi hanno fatto un azzardo, ma ora devono fare i conti con il muro dell’interesse pubblico: è questa, in sintesi, la posizione del gruppo di ambientalisti costituito da Comitato per la salvaguardia dell’Olivaia, Wwf Trentino, Comitato sviluppo sostenibile, Italia Nostra Trento, Amici della Terra Alto Garda e Ledro e associazione Riccardo Pinter.
«Sull’ex Cattoi – dicono Carla Del Marco e tutti gli altri – sono arrivate 1.444 firme che “pesano”. Alcune settimane fa il sindaco di Riva ha illustrato i risultati della consultazione popolare volontaria decisa dall’amministrazione nella scorsa estate per apprendere gli orientamenti della cittadinanza in merito alla destinazione urbanistica da assegnare all’area. Ne è emersa la chiara indicazione di una destinazione a verde pubblico. Con mail all’ufficio urbanistica, con lettere, con la consultazione online alla quale hanno aderito 268 persone, e con ben 1.444 firme valide, raccolte dalle associazioni ambientaliste nell’arco di 2 settimane, in piena estate: uno sforzo notevole che però ha dato ottimi risultati (e se ci fosse stato più tempo le firme sarebbero state una valanga)». Contestualmente alla raccolta, comitati e associazioni hanno informato la popolazione: «Non basta sapere che il terreno è di proprietà privata, bisogna anche aggiungere che i privati hanno acquistato “al buio” un terreno la cui destinazione urbanistica era scaduta e necessitava di una nuova pianificazione, quindi correndo il grosso rischio di non poter realizzare i propri progetti. Oltre a ciò, nei tanti dialoghi avuti (anche con parecchi turisti) si è potuto cogliere il forte disagio in merito allo sviluppo urbanistico del Basso Sarca, ormai soffocato da cemento e asfalto. Quello che è emerso chiaramente durante la serata informativa è stato il valore delle 1.444 firme, sottolineato più volte dal sindaco, e sprezzantemente sminuito da alcuni privati li presenti. Ben si comprende che a costoro disturba molto trovarsi di fronte a un orientamento della cittadinanza a loro così sfavorevole e che hanno provato a condizionare in tutti i modi – tramite annunci a pagamento sulla stampa, manifesti e pubblicità circolante- sia la serata stessa, sia l’avvio dell’iter amministrativo-politico della nuova pianificazione per poter strappare tutto il possibile. Ma i loro sforzi non cambiano la realtà: in ballo c’è l’interesse-azzardato-di privati di fronte a un interesse del bene comune, che l’amministrazione ora conosce».