L’Adige
editore
Società Iniziative Editoriali
anno
2019
luogo
Italia
progetto pubblicato
Edifici e Parco Ex-Cattoi
pagina
29
numero
7 marzo 2019
autore
Paolo Liserre
progettazione
Elisa Burnazzi, Davide Feltrin e Nicola Zuech
immagine
archivio di studio
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Magazine
Ex Cattoi, il Tar dà ragione al Comune
«Piano scaduto, ricorso infondato». Hager: «Avanti al Consiglio di Stato»
Nel tardo pomeriggio di ieri il deposito del verdetto sull’azione legale intrapresa dalla società «VR101214 srl» di Hager e Signoretti contro lo stop del consiglio comunale Non ammessa la testimonianza di Cecchetto. I giudici: «Scaduti i termini l’autorità competente ha il poteredovere di pianificare un nuovo assetto urbanistico»
Nella partita a scacchi sul futuro dell’area ex Cattoi il Comune e il sindaco Mosaner mettono a segno il primo punto. Ed è un punto che pesa. Nel tardo pomeriggio di ieri i giudici del Tar di Trento hanno depositato la sentenza sul ricorso presentato dalla società «VR101214 srl (Heinz Peter Hager e Paolo Signoretti) contro il diniego del consiglio comunale all’accoglimento del piano di comparto presentato all’indomani dell’acquisizione dell’area all’asta fallimentare. E la sentenza dà ragione al Comune. «Il ricorso è infondato – scrivono i giudici amministrativi di primo grado – Le motivazioni portate dalla parte ricorrente non possono essere accolte, il piano è scaduto e quindi il ricorso viene respinto. Che tradotto significa anche: se prima c’era un certo tipo di previsione urbanistica ora quella previsione non esiste più e l’ente pubblico (in questo caso il Comune) ha tutto il diritto di ripianificare come meglio crede. Mica roba da poco in un clima da sempre incandescente su una partita del genere. Quaranta pagine, la metà delle quali dedicate ai «perché è stata presa questa decisione. Motivazioni ovviamente di carattere normativo-urbanistico, alla stregua dei motivi che avevano portato i proprietari dell’area Cattoi nord a presentare ricorso, esattamente un anno fa. In primo luogo, accogliendo la richiesta di Comune e Provincia (anch’essa costituita in giudizio), i giudici del Tar non hanno ammesso la testimonianza dell’architetto Alberto Cecchetto richiesta dalla società VR101214 srl» «perché – scrive il Tar-verrebbero rimesse al teste valutazione di natura esclusivamente giuridica, di esclusiva competenza di questo tribunale. Inoltre, proseguono i giudici amministrativi di primo grado, de ragioni che hanno determinato la reiezione della domanda presentata dalla ricorrente (e respinta dal consiglio comunale nel dicembre 2017) sono dettagliatamente esposte nel preavviso di rigetto». E ancora, rifacendosi a quella che viene definita «una consolidata giurisprudenza, i giudici del Tar sottolineano che dopo la scadenza del termine previsto per l’esecuzione del piano attuativo diventano inefficaci le relative previsioni che non abbiano avuto concreta attuazione» e ancora che «scaduto il termine l’autorità competente riacquista il potere-dovere di dare un nuovo assetto urbanistico alle parti non realizzate». «E un pronunciamento corposo e importante che mette un punto fermo e lo mette a nostro favore. Questo è un dato di fatto – commenta a caldo il sindaco Adalberto Mosaner – Da una lettura veloce della sentenza mi pare che i giudici confermino che l’operato della pubblica amministrazione è stato fondato e legittimo. Non è stato un anno e mezzo di passeggiate ma ovvio che adesso siamo soddisfatti. Andranno al Consiglio di Stato? Ognuno fa le proprie valutazioni. E in effetti l’intenzione di ricorrere al Consiglio di Stato viene confermata da Heinz Peter Hager: «Nei prossimi giorni avremo una riunione coi nostri legali e valuteremo il da farsi ma non abbiamo intenzione di fermarci a Trento. Detto questo la via d’uscita è il confronto, un confronto che il sindaco Mosaner ci ha sempre negato».