100 IDEE per Ristrutturare
publisher
Edizioni Morelli
year
2019
place
Italia
published project
appartamento MP
pages
76-81
issue number
62 – novembre 2019
author
Leonardo Selvetti
design
Elisa Burnazzi e Davide Feltrin
photos
Carlo Baroni
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Magazine
Scorci di luce
Grazie a interventi mirati, che coniugano design e funzionalità , è possibile convogliare la luce naturale in ambienti privi di finestre
L’adeguata progettazione delle aperture che captano la luce naturale può trasformare uno spazio, combinando estetica e funzionalità, nonché ottimizzare i consumi. Quando si è in presenza di un bagno senza sbocchi all’esterno, occorre creare un collegamento con gli ambienti contigui che faccia passare la luce.
Soluzioni vetrate. Le soluzioni sono varie, a seconda della necessità e della struttura architettonica. «Una porta a vetri a tutta altezza è un intervento valido, a patto che si apra sulla zona del lavabo – come sottolinea l’architetto Paola Olivi». Soluzione economica e veloce, vale sia nel caso di un bagno privato, confinante con la camera da letto, sia di uno comune, adiacente a una zona living. In questo secondo caso, però, è necessario creare un antibagno rispetto alla zona wc. «Nel caso di un bagno privato confinante con la camera da letto, si può mettere il piatto doccia a filo della parete di separazione. Porteremo così luce in bagno nelle ore diurne, ma anche in quelle notturne se la luce artificiale della camera è accesa – spiega l’architetto –. Quando, invece, il bagno confina con un altro ambiente, consiglio di creare vetrate a tutta altezza in un’altra zona idonea, per esempio il lavabo». Un’altra tipologia di intervento è quella di predisporre un’apertura – vetrata o meno – nella parte superiore della parete. Questa scelta implica una precisa progettazione, poiché «se l’apertura è più alta delle finestre esistenti, entrerà sempre una luce di ripiego, di taglio e trasversale – spiega l’architetto».
La scelta del vetro. Nei bagni privati si può optare per un vetro extrachiaro, che amplifica la luminosità, o un satinato, che invece aumenta la privacy e permette a chi sta dormendo di non essere disturbato dalla luce del bagno. In quelli comuni, oltre al vetro opaco, la privacy può essere ottimizzata inserendo delle piante a pavimento in esterno alla vetrata, creando anche giochi di luce e di illusione ottica. In tutti i casi, è possibile incassare nel cartongesso del controsoffitto una tendina oscurante a rullo o una veneziana.
L’importanza della sicurezza. Ogni intervento richiede una valutazione e una pianificazione preliminare, così da assicurare la messa in sicurezza. Qualora fosse necessario inserire vetrate all’interno di pareti, è bene che queste non vengano ancorate a strutture di cartongesso, bensì a pannelli alfa o a laterizi, poiché strutturalmente più adatti. Così come, laddove si dovesse inserire un vetro fisso, occorre stare molto attenti al posizionamento, al tipo di ancoraggio e al fissaggio all’interno di profili metallici (che possono essere visibili o a scomparsa, ovvero inseriti nei muri).
Divisioni trasparenti
In questa casa sul lago di Caldonazzo, lo studio Burnazzi Feltrin Architetti ha adottato la stessa soluzione per i due bagni: suddividerli ognuno in due zone e sfruttare la luce naturale che illumina quella finestrata anche per l’altra. Si accede al bagno del primo piano (a sinistra in foto) dalla camera matrimoniale, attraverso una porta in legno non vetrata che si apre nell’antibagno, comprensivo di lavello e vasca. Oltre la parete vetrata, la cui striscia in bianco-latte aumenta la privacy, è situata la zona dei sanitari e della doccia, provvista di porta finestra orientata a sud. Al bagno del piano terra (a destra in foto), si accede direttamente dalla zona giorno, grazie a una porta che si apre sull’antibagno. Questo viene illuminato dalla luce che penetra dalla finestra – esposta a ovest – situata nella zona dei sanitari, grazie alla porta a vetri che ne consente la diffusione.