Ville & Casali
editore
Edizioni Morelli
anno
2021
luogo
Italia
progetto pubblicato
Edificio unifamiliare FG
pagine
73 – 82
numero
2 – febbraio 2021
autrice
Veronica Balutto
progettazione
Elisa Burnazzi e Davide Feltrin
immagine
Carlo Baroni
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Magazine
Un’opera d’arte naturale
Gli architetti Davide Feltrin ed Elisa Burnazzi hanno realizzato una casa ecosostenibile in Borgo Valsugana, nella provincia di Trento
Qui si vive proprio bene – raccontano i proprietari – sentiamo che questa è davvero la nostra casa, cosi perfetta per noi quanto imperfetta, forse, per altri”.
Una casa unifamiliare, progettata dagli architetti Davide Feltrin ed Elisa Burnazzi per una giovane famiglia di due ingegneri con due figlie, che si articola su tre livelli.
Sorge nella zona sud del comune di Borgo Valsugana, su un terreno privato leggermente a conca, attualmente destinato al gioco e allo svago di tre nuclei, legati da vincoli di parentela. Dall’area si gode una bellissima vista sui rilievi circostanti, con un soleggiamento ottimale soprattutto in primavera ed estate, permesso sia dai rilievi naturali che dagli edifici vicini. “Artesella è stata la nostra principale ispirazione – raccontano a Ville&Casali gli architetti Burnazzi e Feltrin. Si tratta di una realtà a pochi passi dall’edificio, concretizzata in un’associazione culturale che promuove l’arte in connessione con il mondo naturale. Il progetto ragiona come un’opera d’arte naturale: i listelli inclinati di larice naturale in facciata, creano una geometria dinamica, in un gioco continuo di diagonali e movimenti”.
La morfologia del luogo, l’assenza di recinzioni, i particolari rapporti di vicinato rendono quest’area un’oasi per socializzare. I progettisti spiegano: “Si è voluto ottenere un volume che desse un senso di accoglienza e garantisse la vista del paesaggio. L’obiettivo principale del progetto si è realizzato anche attraverso un portico d’ingresso che, oltre ad accogliere l’ospite e a creare un riparo, assieme al tetto praticabile, diminuisce l’impatto del fronte principale, rispetto al paesaggio”. Un progetto singolare, senza recinti e divisioni.
“Per un architetto progettare la casa per una giovane famiglia è sempre una bella esperienza, se poi l’edificio sorge accanto alle case di altri parenti, dove non ci sono tensioni, ma solo desiderio di condivisione, diventa un’avventura entusiasmante,” racconta Feltrin.
Un progetto arricchito da una valenza sociale: infatti i proprietari avevano come desiderio principale quello di sfruttare lo spazio centrale come luogo di sfogo protetto per il gioco dei bambini; il piano terra presenta un andamento rettangolare che inscrive spazi interni, come la zona giorno, lo studio, i servizi, il garage, spazi aperti e coperti come il portico d’ingresso, e spazi aperti e scoperti come il piccolo giardino a nord. Per realizzare un progetto di questo tipo è fondamentale l’entusiasmo dei proprietari.
“Il nostro approccio progettuale”, aggiungono gli architetti, “intende soddisfare il cliente sia dal punto di vista spaziale che emozionale. All’inizio creiamo uno storyboard, il ‘libro dei sogni’, che viene aggiornato man mano: il primo passo è la descrizione dei membri della famiglia che abiterà l’immobile e che ci indica le necessità e i desideri della casa futura. Possono essere di aiuto anche immagini per individuare soluzioni, passioni, atmosfere e modi di vivere. Una sorta di quaderno di bordo, prodromo del progetto vero e proprio”.
Così è nata una villa a risparmio energetico, rispettosa delle risorse naturali. Burnazzi e Feltrin continuano a far avverare i sogni dei loro clienti, attraverso progetti confortevoli, per una qualità di vita elevata.
Il complimento più bello che hanno mai ricevuto?
“Dalla nostra casa non vorremmo mai uscire!” riferiscono gli architetti.