Progetti e concorsi
year
2009
place
Italia
published work
Edificio unifamiliare PF
pages
8–9
issue number
10 agosto – 5 settembre 2009
author
Francesca Oddo
design
Elisa Burnazzi, Davide Feltrin e Paolo Pegoretti
photos
Carlo Baroni
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Magazine
La casa rurale cambia pelle
(In Trentino mix antico-moderno)
Forme contemporanee vestite di legno come trait d’union con l’architettura montana: doppio registro per la villa ideata da Elisa Burnazzi e Davide Feltrin.
A Pergine Valsugana, in provincia di Trento, circondata da monti e vallate boscose si trova una casa dalle linee moderne, eleganti e sobrie allo stesso tempo. È opera di Elisa Burnazzi e Davide Feltrin, un duo emergente determinato a dare voce a un’architettura che sia contemporanea e che rispetti l’ambiente.
E la casa unifamiliare – realizzata con l’architetto Paolo Pegoretti – rifacimento e ampliamento di una costruzione esistente, risponde a questi requisiti. In un territorio circondato da uno storico castello, da architetture di montagna, da reperti medievali, la casa unifamiliare è una novità assoluta. Dal profilo squadrato e dalle linee essenziali, essa presenta un cuore in legno e un manto esterno di listelli di legno simile a una teoria di canne d’organo. Queste ultime presentano un andamento variabile, si aprono in prossimità delle finestre e dei balconi, incorniciandoli. L’effetto è dinamico, mosso, articolato. «L’edificio – affermano i progettisti – è costituito da due livelli costruttivi, il livello inferiore “pesante” e quello superiore “leggero”, coperto quasi totalmente da listelli di legno», secondo uno schema tipico della tradizione costruttiva locale ma aggiornato secondo un disegno contemporaneo. Dall’interno, affacciandosi alle finestre o sostando sul balcone, si ha l’impressione che le creste delle vicine montagne dialoghino con le punte dei listelli di legno che emergono da sopra e da sotto il balcone, come a suggerire un’interazione di sagome. Se l’aspetto è quello di un’abitazione contemporanea, è pur vero che l’uso del legno, abbondante in queste zone e largamente adoperato nelle costruzioni locali, richiama sia il paesaggio boschivo sia il paesaggio costruito. Spiegano gli architetti: «L’uso del legno si presta a creare un forte legame con l’architettura rurale di questa regione». L’opera di Burnazzi e Feltrin non produce quindi solo interferenze, ma anche interazioni, legami, rimandi, collegamenti al territorio. Territorio che celebra attraverso le sue ampie pareti vetrate che fanno da cornice alla vallata, alla montagna, alle presenze boschive: la casa quindi si offre all’esterno e allo stesso tempo si lascia penetrare dal paesaggio, descrivendo un rapporto osmotico, di relazione, di scambio continuo fra ambiente costruito e scenario naturale. Pur di nuova concezione, questa architettura non è una presenza estranea nel territorio, che invece abbraccia e dal quale si lascia cingere creando nuove suggestioni. «L’involucro edilizio – aggiungono i progettisti – è caratterizzato da elementi ad alta prestazione energetica: le pareti esterne sono in prefabbricato-preassemblato di legno con isolamento in pannelli di fibra di legno, gli infissi in legno di larice sono basso emissivi. Gli impianti tecnologici sfruttano il sistema geotermico per il riscaldamento-raffrescamento a pavimento e a parete, il solare termico per fornire acqua calda e la tecnologia domotica per l’impianto elettrico». Dal 2004 i due architetti sono progettisti esperti CasaClima. Da un punto di vista costruttivo, la struttura portante dell’ampliamento, in acciaio, è autonoma dall’esistente: per mezzo di una trave Vierendel il piano primo è appeso al sottotetto, permettendo di avere una pianta completamente libera da pilastri. All’interno, infatti, la casa presenta ambienti ampi, liberi, luminosi. Lo sguardo spazia da un ambiente all’altro fino a scorgere le montagne oltre le pareti vetrate. All’imbrunire e poi di notte, quando la casa è illuminata, il suo aspetto è sensuale, avvolgente, rapisce inevitabilmente lo sguardo: la luce si esprime diretta attraverso le aperture costituite dalle finestre e dai balconi, diventa invece più morbida, velata, quasi vellutata e del colore del miele, in corrispondenza del rivestimento in listelli di legno. Fra i progetti cui il giovane duo sta lavorando, ci sono gli arredi su misura, le aree esterne e a verde della casa a Pergine Valsugana, un capannone artigianale per la produzione e la vendita al dettaglio sempre a Pergine Valsugana, un centro per giovani e anziani a Poggio Picenze, un’abitazione privata a Baselga di Piné.
il riscaldamento-raffrescamento a pavimento e a parete, il solare termico per fornire acqua calda e la tecnologia domotica per l’impianto elettrico». Dal 2004 i due architetti sono progettisti esperti CasaClima. Da un punto di vista costruttivo, la struttura portante dell’ampliamento, in acciaio, è autonoma dall’esistente: per mezzo di una trave Vierendel il piano primo è appeso al sottotetto, permettendo di avere una pianta completamente libera da pilastri. All’interno, infatti, la casa presenta ambienti ampi, liberi, luminosi. Lo sguardo spazia da un ambiente all’altro fino a scorgere le montagne oltre le pareti vetrate. All’imbrunire e poi di notte, quando la casa è illuminata, il suo aspetto è sensuale, avvolgente, rapisce inevitabilmente lo sguardo: la luce si esprime diretta attraverso le aperture costituite dalle finestre e dai balconi, diventa invece più morbida, velata, quasi vellutata e del colore del miele, in corrispondenza del rivestimento in listelli di legno. Fra i progetti cui il giovane duo sta lavorando, ci sono gli arredi su misura, le aree esterne e a verde della casa a Pergine Valsugana, un capannone artigianale per la produzione e la vendita al dettaglio sempre a Pergine Valsugana, un centro per giovani e anziani a Poggio Picenze, un’abitazione privata a Baselga di Piné.
Lo studio
Due sedi, Rimini e Trento, per lo studio fondato sulla collaborazione di Burnazzi e Feltrin nata all’Università
di Venezia nel 2001.
La collaborazione tra gli architetti Elisa Burnazzi e Davide Feltrin, entrambi classe ‘74, si concentra nell’ambito della progettazione architettonica applicata alle diverse scale, dal singolo oggetto fino al paesaggio, e a vari settori, il residenziale, il museale, il commerciale, il terziario. Dal 2004 sono entrambi «progettisti esperti CasaClima». Applicano ai progetti criteri di alto risparmio energetico e di sostenibilità ambientale. A loro si affiancano altri collaboratori esterni integrando i diversi ambiti della progettazione.