Premium
publisher
Edizioni Inmagazine
year
2015
place
Italia
published work
Centro di aggregazione giovani ed anziani
page
98
issue number
02 – novembre 2015
author
Lucia Lombardi
design
Elisa Burnazzi
photos
Carlo Baroni
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Magazine
Creare accoglienza
Il nuovo Centro di aggregazione di Poggio Picenze
Il tragico terremoto d’Abruzzo dell’aprile 2009 ha reso impraticabili molte aree ancora oggi gravemente ferite. Come nel piccolo comune di Poggio Picenze (AQ), dove è sorta l’esigenza di creare un nuovo Centro di aggregazione sociale per giovani e anziani, in sostituzione dell’ormai inagibile vecchia struttura del centro storico, da dedicare alla memoria delle giovani vittime del paese. All’appello dell’amministrazione hanno risposto diverse realtà tra cui l’Associazione Nazionale Cantanti, il gruppo La Provincia Editoriale e Un salvadanaio per l’Abruzzo. In seguito è stato costituito un comitato per gestire e coordinare la raccolta fondi, la progettazione e la realizzazione dell’edificio. L’impresa, le ditte e i progettisti hanno lavorato riducendosi i compensi. Chiamati a realizzare l’opera sono stati gli architetti Elisa Burnazzi, riminese, e Davide Feltrin, trentino, con sedi operative tra Trento e Rimini, che hanno studiato – come spiegano i due progettisti – “un edificio, che riformula l’opera il Grande Cretto di Burri, per celebrare la vita che rinasce, grazie all’uso di materiali naturali, con il tetto coperto a prato rustico e le facciate inverdite, e il valore della memoria attraverso l’andamento a zig-zag dei volumi che ricorda le crepe verificatesi in seguito all’evento sismico.” Il rivestimento dell’edificio gioca un ruolo fondamentale; gli elementi naturali, il legno e le piante, graminacee e clematidi a fiore rosso, avvolgono il volume costruito dall’uomo. Come il verde celebra il ciclo della vita, così il Centro vuole ricordare il coraggio dei padri e delle madri che hanno scavato a mani e piedi nudi nelle macerie, per salvare non solo i propri figli ma anche quelli degli altri. La costruzione si trova in prossimità dell’ingresso all’area sportiva, da cui si gode davvero una bella vista: la chiesa, il centro storico. Essa è composta da un volume principale chiuso, al quale si affiancano altri due manufatti aperti, può ospitare circa 130 persone, è su un unico livello e ha una superficie interna di circa 240 mq. “Al suo interno trovano posto la hall d’ingresso, due sale polivalenti, la biblioteca con annesse postazioni internet, una sala musica, oltre ai servizi, al magazzino e agli spazi aperti, ma coperti. Il progetto d’arredo, ispirandosi al paesaggio circostante – che con il parco, la chiesa e i monti sullo sfondo evoca situazioni di grande vitalità, ma anche di calma – prevede mobili bianchi uniti al verde, declinato nella tonalità lime.” E come la natura rinasce, anche in condizioni difficili, su terreni poveri di nutrimento, così la vita si rinnova, grazie all’apporto di tutti coloro che lavorando o svagandosi condividono un fine comune, un luogo in cui stare assieme.