Porte e Finestre
editore
Tecniche Nuove
anno
2016
luogo
Italia
opera pubblicata
Edificio unifamiliare BL
pagine
12-15
numero
1 – febbraio 2016
autrice
Barbara Delmiglio
progettazione
Elisa Burnazzi, Davide Feltrin e Paolo Pegoretti
foto
Carlo Baroni
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Magazine
Candido Hub
Una residenza articolata che ricorda un gioco d’incastri, con logge e vetrate spalancate sul giardino
Di quello che era un edificio originale degli anni Sessanta poco si salva: era una tipica abitazione su tre livelli, anonima e ormai completamente da ristrutturare. Non solo. Insieme a un nuovo proprietario, anche le esigenze erano cambiate: si erano infatti resi necessari un ampliamento e un nuovo volto per portare al passo con i tempi questo edificio impersonale. Il progetto di rinnovamento porta la firma dello studio Burnazzi Feltrin in collaborazione con l’architetto Paolo Pegoretti e prevede un’architettura compatta, contenuta nelle dimensioni ma dal volume articolato. «La particolarità del luogo e dell’edificato esistente ha suggerito di ridurre visivamente le dimensioni e l’impatto del fronte principale, utilizzando le logge invece dei balconi e trattando parte del secondo piano, destinato a copertura con falde, come uno spazio aperto con veranda”, spiegano i progettisti. L’area pianeggiante che circonda la casa, infatti, già punteggiata da basse abitazioni, è dominata dalla vista del suggestivo castello di Pergine, che svetta in cima a un’altura, e dal frastagliato profilo delle Dolomiti del Brenta. L’edificio ha un corpo formato da più volumi che sembrano “incastrarsi” uno nell’altro, come un gioco di costruzioni, con logge e grandi aperture vetrate da cui godere il panorama. Nel progettare quest’abitazione, gli architetti hanno adottato una serie di accorgimenti ecologici volti al risparmio energetico: l’orientamento dei locali interni, per esempio, prevede la distribuzione delle grandi vetrate rivolte verso sudest, così da sfruttare al massimo il soleggiamento soprattutto nei mesi più freddi. Durante le stagioni calde, invece, la casa viene protetta grazie all’azione da “filtro delle ampie logge. Cosi vetrata, tutta l’abitazione diventa una sorta di hub, un sistema di concentrazione di luce e calore per il fabbisogno energetico di tutta la residenza. Un’ulteriore attenzione ecologica si manifesta anche nella decisione di posizionare sulla copertura a falda della veranda un sistema di pannelli solari: dall’esterno, a chi guarda l’edificio, risultano invisibili ma rispondono bene al fabbisogno di energia. Per i serramenti esterni sono stati scelti un modello a triplo vetro con telaio in abete locale e profili in alluminio, che assicurano un ottimo coefficiente di isolamento termico, perfetto per gli inverni rigidi della zona. Per non intaccare l’estetica minimale e uniforme delle facciate, sono stati scelti sistemi di oscuramento poco invasivi, optando per una serie di frangisole con sottili lamine in alluminio, dotate di un meccanismo motorizzato in grado di dosare la luminosità a seconda delle esigenze. Le porte esterne che si affacciano sul giardino sono anch’esse tutte vetrate, con profili in legno di abete e alluminio. A piano terra, nel prospetto rivolto a ovest, sono previsti due garage con apertura parallela, che si chiudono con portoni sezionali, motorizzati, senza guida a soffitto Il rigore espresso per gli esterni è stato rispettato e riproposto anche nella progettazione degli ambienti interni, dove dominano luminosità e candore. Questo bisogno di volumi puliti, minimali, ha orientato anche la scelta delle porte interne, con modelli essenziali, scorrevoli o a battente a seconda dei locali. Le grandi vetrate, i frangisole e le porte hanno tutte una finitura candida, così come il resto della casa, «I prospetti, come le tende e gli infissi, presentano un’unica cromia, il bianco, assente in tutti gli altri edifici vicini. La loro sommatoria è rappresentata proprio dal colore bianco la cui caratteristica è di contenere tutti i colori dello spettro elettromagnetico e quindi del con testo», concludono i progettisti.