Porte e Finestre
editore
Tecniche Nuove
anno
2016
luogo
Italia
progetto pubblicato
appartamento MP
pagine
30-33
numero
3 – giugno 2016
autore
Studio D2N
progettazione
Elisa Burnazzi e Davide Feltrin
foto
Carlo Baroni
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Magazine
Spazio alla luce
Interni fluidi e omogenei proiettati verso l’esterno per godere appieno del paesaggio in ogni stagione
Fulcro del progetto di tutta la casa è la volontà di costruire una relazione continua tra l’interno e l’esterno, dove gli spazi privati potessero proiettarsi visivamente verso il giardino. La location, circondata da orti e frutteti e con una stupenda vista sul lago di Caldonazzo, ha offerto ai progettisti Elisa Burnazzi e Davide Feltrin, l’opportunità di configurare gli spazi interni in modo che si spalancassero visivamente verso l’esterno grazie all’apertura di grandi vetrate. Distribuita su tre livelli, l’abitazione ospita al piano terra un’ampia zona giorno open con un living, una zona pranzo e una cucina a vista. Qui gli interventi murari sono ridotti all’essenziale, privilegiando il tema della vivibilità e degli spazi fluidi, dove in un unico ambiente possono convivere funzioni differenti. Al centro, una struttura totemica, attorno alla quale ruota tutta l’organizzazione dello spazio, accoglie da un lato il camino e dall’altro un mobile contenitore. Una scala conduce alla zona notte del primo piano, organizzata con due camere da letto e due grandi bagni, di cui uno con accesso direttamente dalla camera padronale. L’ultimo piano è un ambiente open space suddiviso in una zona studio e in una zona destinata al relax, separate visivamente da un mobile libreria che include un camino aperto su due lati. La scelta cromatica di privilegiare i toni neutri e il legno di rovere sbiancato per i rivestimenti e gli arredi resta un punto fermo in ogni ambiente della casa, dove la scelta di materiali naturali si accompagna a un impeccabile rigore formale e un’equilibrata essenzialità. Le porte interne si allineano perfettamente allo stile dell’abitazione, minimale ma curato nei dettagli e nelle scelte materiche: sono tutte soluzioni rasomuro mimetizzate con le pareti, delle quali assumono la stessa tinta. Il giardino esterno ripropone l’impiego del legno, questa volta in versione Ipè, utilizzato per la pavimentazione e per il rivestimento della grande pensilina che aggetta dal primo piano. Ancora legno, abbinato all’acciaio, per la realizzazione di una struttura fissa che scherma e protegge la zona esterna destinata ai pranzi all’aperto. Attrezzato con un blocco cucina che si prolunga dall’interno all’esterno, mantenendo lo stesso design e la stessa tonalità di colore, il giardino diventa la naturale estensione del piano terra. A garantire questo senso di continuità tra interno ed esterno, la realizzazione di una serie di grandi vetrate a ogni piano si impone come una sorta di annullamento visivo dei confini. Grandi aperture scorrevoli a piano terra, come pure nella camera padronale al piano superiore e ancora in mansarda, in parte affacciate su una grande terrazza, aprono la vita della casa all’ambiente circostante. I serramenti, realizzati da Aprire, sono in abete laccato bianco (profili di sezione da 88 millimetri), con triplo vetro. Uno degli elementi che contraddistingue questo intervento, e che maggiormente ha impegnato progettisti e artigiani sul piano realizzativo, è la posa dei vetri fissi a tutta altezza e del vetro che separa la cucina interna da quella esterna, ma anche l’adattamento dei profili alle esigenze di progetto. I vetri fissi a tutta altezza sono incassati nel pavimento e la difficoltà di installazione è legata alla necessità di ottenere una perfetta tenuta all’acqua. l’oscuramento della casa è garantito da un sistema, inserito esternamente al telaio, costituito da lamelle frangisole in alluminio con scorrimento su guida, di colore bianco come i profili dei serramenti.