L’architettura bioecologica in 100 tesi
anno
2004
luogo
Italia
progetto pubblicato
integrare la marginalità: un parco ed un depuratore a Mantova
pagine
38-39
isbn
88-86729-51-0
a cura di
Fabio Armilotta e Carmela Calmieri
progettazione
Elisa Burnazzi e Davide Feltrin
foto
Riccardo Ghinelli
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Magazine
Integrare la marginalità: un parco ed un depuratore a Mantova
Il lavoro, partendo dall’idea che i grandi impianti tecnologici inducono sempre piccole e grandi mutazioni dei luoghi sia naturali che antropizzati, propone un progetto che si sviluppa su tre livelli: metodologico (analisi territoriale), compositivo (il progetto del parco e del depuratore) e tecnologico (particolari costruttivi). Alla base di tutto il progetto ci sono i concetti di sostenibilità urbana e sviluppo sostenibile. La tesi, dopo un’attenta analisi delle caratteristiche fisiche, climatiche, geologiche e idrogeologiche del territorio, nonché degli aspetti legislativi, propone il progetto di un parco urbano e di un depuratore di acque reflue. Il nuovo parco, localizzato intorno al depuratore, pone grande attenzione alla scelta ed alle associazioni tra varie essenze vegetali tentando di ricreare il paesaggio mantovano con i suoi principali ecosistemi: quello umido ripale, quello secco boschivo e quello secco agrario. All’interno del parco coesistono due tipi di depurazione per il trattamento delle acque bianche, la fitodepurativa per mezzo del lagunaggio e quella tradizionale a fanghi attivi, mentre per le acque nere viene utilizzato il depuratore vero e proprio. Si è, quindi, ipotizzato per la città di Mantova, un diverso trattamento dei due reflui, ma con la possibilità, in caso di forte pioggia, di utilizzare il lagunaggio come bacino di laminazione, per evitare il collasso dell’impianto tradizionale. L’associazione dei due sistemi risponde a specifici requisiti tecnici, riqualifica l’ambiente “marginale” e rende comprensibili a tutti tali tematiche. Infatti, i visitatori possono osservare l’acqua proveniente dalle superfici parzialmente impermeabili del parco raccogliersi nei fossati, che confluiscono nel canale terminale delle acque bianche cittadine, e dopo il lagunaggio, raggiungo- no il fiume Mincio. La tesi, dopo lo studio del parco, del depuratore e di una palazzina servizi, si conclude con una parte di progettazione esecutiva di alcuni particolari costruttivi.