Italiarchiettura
publisher
UTET Scienze tecniche
year
2011
place
Italia
published work
Edificio unifamiliare PF
pages
44-51
isbn
978-88-598-0711-7
edited by
Luigi Prestinenza Pugliesi e Renzo Piano
design
Elisa Burnazzi, Davide Feltrin e Paolo Pegoretti
photos
Carlo Baroni
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Magazine
Edificio unifamiliare PF – Pergine Valsugana
L’edificio unifamiliare Pf, esito dell’ampliamento e della sopraelevazione di una costruzione preesistente, è situato nel comune di Pergine Valsugana, in provincia di Trento. L’edificio sorge su un terreno in pendenza rivolto a sud-ovest, affacciato su un suggestivo paesaggio vallivo. La progettazione si è concentrata principalmente sulla caratterizzazione della struttura architettonica, sul dialogo con il paesaggio montano, sul raggiungimento di una continuità spaziale tra interno ed esterno, e, non ultimo, sul conseguimento di alte prestazioni energetiche. Il progetto ha preso avvio dalla possibilità di organizzare una serie di percorsi esterni, riparati dagli agenti atmosferici, e di ampie logge, funzionali al godimento del panorama della valle. A tale scopo l’edificio esistente è stato sopraelevato con l’aggiunta di un terzo piano in aggetto e di una mansarda. Questa scelta compositiva ha determinato una soluzione strutturale particolare: per ottenere una pianta libera da pilastri ma che non gravasse di ulteriori carichi la struttura esistente quest’ultima è stata affiancata da una seconda struttura in acciaio. Due pilastri di 8,8 m sostengono una trave Vierendeel di 16 x 4,4 m, alla quale per mezzo di travi e tiranti è “appeso” il piano inferiore. La trave Vierendeel costituisce la vera chiave compositiva del progetto: essa configura la pianta dell’abitazione, essendovi allineati gli arredi su misura che scandiscono gli ambienti, oltre a permettere l’apertura di ampie vetrate verso il paesaggio nella loggia del sottotetto. I solai e le pareti esterne sono in prefabbricato-preassemblato di legno Xlam, di spessore rispettivamente di 14,2 e 8,5 cm. I pannelli Xlam sono arrivati in cantiere già comprensivi dei vani porte, finestre e scala e hanno consentito di eseguire in opera, con tecnologia a secco, le fasi relative al montaggio dell’impiantistica e delle finiture. L’involucro edilizio è caratterizzato da elementi ad alta prestazione energetica, pannelli in fi bra di legno, di spessore variabile, per consentire di raggiungere elevati valori di isolamento termico e acustico, e infissi in larice bassoemissivi. Nello specifico, per quanto concerne il solo ampliamento, il valore di trasmittanza delle pareti esterne è pari a 0,21 W/m2K, quello del tetto 0,20 e quello degli infissi 0,81. Gli impianti tecnologici sfruttano la ventilazione ad alto rendimento, impiegata come scambiatore e recuperatore di calore tra l’esterno e l’interno, il riscaldamento-raffrescamento degli ambienti avviene a pavimento e parete, il solare termico fornisce acqua calda e la domotica caratterizza l’impianto elettrico. Il fabbisogno energetico annuo della sola sopraelevazione è approssimativamente di 30 kWh/m2. La scelta di delegare al legno, e in particolare al larice, l’espressione architettonica dell’edificio è determinata da una precisa volontà da parte dei progettisti di allinearsi, rinnovandole, all’architettura e alle tradizioni artigianali della regione. Come nella casa rurale alpina e prealpina, l’edificio unifamiliare Pf presenta un “pesante” basamento preesistente in muratura, sul quale si appoggia la sopraelevazione, concepita come un nuovo intervento “leggero” con solai e pareti perimetrali in legno, successivamente listellati. La scelta del legno è dettata anche da motivazioni di tipo ecologico, vista la volontà dei progettisti di impiegare essenze vegetali caratteristiche del paesaggio montano, certificate. Infine, tale materiale è stato individuato come il più adatto a produrre quella continuità spaziale tra l’esterno e l’interno dell’edificio che è il vero leitmotiv del progetto. Il legno di larice, grazie alle logge dotate di grandi aperture vetrate, si estende fin dentro l’edificio su pavimenti e pareti, creando un dialogo vivo e stimolante tra l’interno, lo spazio privato, pensato secondo precise modalità d’uso e un’alta qualità estetica, e l’esterno, il paesaggio della valle mutevole di scenari in ogni ora del giorno.
Burnazzi Feltrin architetti, Paolo Pegoretti
La collaborazione tra gli architetti Elisa Burnazzi e Davide feltrin, entrambi classe 1974, inizia nel 2001, in occasione della tesi di laurea, conseguita presso lo IUAV. Negli anni, la collaborazione si è consolidata e sviluppata, portando gli architetti a operare nell’ambito della progettazione architettonica, applicata a diverse scale e settori, per committenti pubblici, privati, associazioni e imprese. L’architetto Paolo Pegoretti, classe 1972, riveste la posizione di responsabile progettazione nel Gruppo Pegoretti, azienda immobiliare di famiglia. Laureatosi presso lo IUAV, ha collaborato con vari gruppi cooperativi, imprese e studi professionali. Gli architetti Elisa Burnazzi, Davide feltrin e Paolo Pegoretti collaborano dal 2006 ad alcuni progetti comuni, principalmente relativi a edifici plurifamiliari. Qualificatisi “Progettisti esperti CasaClima” nel 2004 applicano ai progetti criteri di alto risparmio energetico e di sostenibilità ambientale.