Energia Solare e Rinnovabile
editore
Tecniche Nuove
anno
2013
luogo
Italia
opera pubblicata
Edificio plurifamiliare GI
pagine
42-43
numero
4 – novembre/dicembre 2013
autore
Giuseppe Colas
progettazione
Elisa Burnazzi, Davide Feltrin
foto
Carlo Baroni
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Magazine
Architettura e paesaggio
Un edifico residenziale energeticamente efficiente frutto della rilettura, in chiave moderna, dei caratteri dell’architettura alpina (T3)
Quando i focolari erano l’unico mezzo di riscaldamento, nelle aree geografiche caratterizzate da temperature rigide gli edifici venivano costruiti gli uni addossati agli altri, su più livelli, per ridurre le superfici esposte all’atmosfera, minimizzando così le dispersioni termiche, creando spazi pubblici riparati dalle intemperie e dal flusso dei venti freddi. Si tratta della modalità d’insediamento tipica dei villaggi alpini, che ha dato origine a borghi estremamente suggestivi come Ischia, località del comune di Pergine Valsugana affacciata lungo la riva orientale del lago di Caldonazzo, a circa 450 metri s.l.m.. A breve distanza dal centro abitato storico, in un’area ottimamente soleggiata per tutto l’anno, un edificio residenziale pluripiano di recente realizzazione si distingue per la coerenza del concept progettuale che, senza rinunciare a un’immagine contemporanea, propone una rilettura dei caratteri architettonici dell’edilizia vernacolare. Il compatto volume edificato, scandito dal vuoto centrale delle mezze logge che alleggeriscono il fronte sud-ovest, si eleva per quattro livelli fuori terra compreso il tetto a mansarda, offrendo alla vista dal lago prospetti sobri ed equilibrati, rifiniti a intonaco utilizzando i colori delle terre locali. Linee essenziali raccordano le facciate alle falde, scevre da qualsiasi aggetto, creando una continuità geometrica fra muri e copertura che richiama l’omogeneità cromatica degli antichi fabbricati storici, caratterizzati dall’uso della scura pietra naturale ripresa, nel nuovo condominio, per coprire la tettoia che protegge scale e ballatoi. Il disegno asciutto e razionale, l’impiego o il richiamo ai materiali autoctoni e la cura nell’esecuzione dei dettagli permettono a questo intervento di inserirsi magnificamente nel verdeggiante paesaggio circostante, come se ne facesse parte da sempre. L’inserimento di nuove costruzioni in contesti di elevato pregio naturalistico non può limitarsi alla mera sostenibilità energetica – il piccolo condominio è comunque classificato A+. In questi casi è quanto mai opportuno un approccio progettuale consapevole anche nei confronti di quei valori paesaggistici che rendono unici i nostri territori.
Un involucro efficiente
Le elevate prestazioni energetiche delle facciate (0,22 W/m2K) sono ottenute utilizzando un sistema costruttivo tradizionale, mediante l’abbinamento di blocchi di laterizio microporizzato (spessore 25 cm) e strato isolante esterno in polistirene espanso additivato con grafi te (12 cm) intonacato. Nonostante l’immagine coerente con quella delle pareti di tamponamento e un valore di trasmittanza praticamente identico (0,23 W/m2K), la copertura mansardata è realizzata in legno con un sistema a telaio allestito in opera. La stratigrafia comprende lastra esterna in fibrocemento su sottostruttura lignea, strato isolante in fi bra di legno (20 cm) e pareti interne in cartongesso.
Semplice ed efficace
Il piccolo condominio, realizzato in circa due anni di lavori, sorge all’interno di un lotto ampio 636 metri quadrati. Il volume fuori terra (922 metri cubi) è impostato su una piattaforma ipogea per l’autorimessa, accessibile dalla strada inferiore. Gli ingressi pedonali sono situati a monte e a valle: il forte declivio del terreno ha consentito di enfatizzare il ruolo plastico del nodo della distribuzione verticale che, tramite ballatoi, distribuisce l’ingresso ai tre appartamenti (260 metri quadrati complessivi). Nonostante le rigide condizioni invernali (zona climatica F; temperatura esterna minima di progetto -12°C), per alimentare l’impianto di riscaldamento radiante a pavimento l’edifi cio dispone di una caldaia a condensazione a camera stagna di potenza contenuta (29 kW). Gli appartamenti sono anche dotati di impianti di ventilazione meccanica controllata, con recuperatore di tipo entalpico ad alta effi cienza (> 84 %) che assicura il corretto apporto d’aria esterna ai locali senza la necessità di aprire i serramenti, in modo da minimizzare le dispersioni.
Per captare i raggi solari
L’accurato disegno delle aperture in facciata è uno dei tratti caratterizzanti dell’immagine architettonica del condominio. Le nicchie delle logge e gli imbotti di fi nestre, porte fi nestre e solette a sbalzo, di colore scuro, richiamano le linee degli edifi ci storici del centro abitato. Le ampie aperture esposte a sud, est e ovest sono realizzate con serramenti in legno di larice, equipaggiati con doppie vetrocamere di tipo bassoemissivo (trasmittanza 0,94 W/ m2K) per sfruttare al massimo gli apporti solari gratuiti durante la stagione invernale.
Solare termico senza impatto visivo
La produzione di acqua calda sanitaria è affi data a un impianto solare termico con le superfi ci captanti situate sulla parte piana della copertura del condominio, accuratamente dissimulate in modo da risultare praticamente invisibili a qualsiasi osservatore situato nei pressi dell’edifi cio. Grazie ai suoi 4 collettori piani e al serbatoio d’accumulo da 800 litri, l’impianto consente di far fronte a gran parte del fabbisogno, integrando eventuali picchi mediante il contributo della caldaia a condensazione. La distribuzione dei fl uidi avviene in corrispondenza del vano ascensore, attorno al quale si trovano i cavedi per il transito delle reti impiantistiche.