Corriere del Trentino
editore
RCS MediaGroup
anno
2016
luogo
Italia
opera pubblicata
Centro di aggregazione giovani ed anziani
pagina
6
numero
1 settembre 2016
autrice
Enrica Ferro
progettazione
Elisa Burnazzi
foto
Carlo Baroni
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Magazine
Terremoto, premio internazionale per il centro giovanile «trentino»
Alla ribalta delle cronache, in questi giorni, è salita la scuola che gli uomini della Protezione civile trentina cercheranno di costruire ad Amatrice «nel più breve tempo possibile», come sottolineava il capo del nucleo provinciale Stefano De Vigili sul Corriere del Trentino di ieri. Ma c’è un altro edificio, sorto anch’esso dalle macerie e grazie alla solidarietà, che continua a far parlare di sé: il centro di aggregazione di Poggio Picenze, realizzato nel centro abruzzese dopo il terremoto del 2009, ha vinto il premio internazionale «Iconic Awards » bandito dal German design council.«Non ce lo aspettavamo, ma è successo — commenta l’architetta Elisa Burnazzi, autrice del progetto assieme a Davide Feltrin, entrambi titolari a Trento dello studio Burnazzi Feltrin Architetti — siamo stupiti, ma chiaramente contenti, il centro racconta un modo di lavorare e di intendere l’architettura e la ricostruzione». La giuria tedesca l’ha inserito nel «Best of best» della categoria «Edifici pubblici» assieme ad altre 19 realizzazioni di tutto il mondo, dalla Cina alla Norvegia, dalla Nuova Zelanda all’Arabia Saudita. Il riconoscimento sarà assegnato a Monaco di Baviera il 4 ottobre. Il Centro di aggregazione per giovani e anziani di Poggio Picenze è sorto grazie ai finanziamenti di «Salvadanaio per l’Abruzzo», un’associazione creata dal quotidiano La Provincia di Como, Lecco e Sondrio, che ha raccolto le donazioni arrivate dai lettori e tramite il 5×1000, dall’associazione Nazionale cantanti e dal Comune: «È stato inaugurato alla fine di settembre del 2015 — ricorda Burnazzi — e il cantiere è durato un anno: significa che se c’è la volontà, le cose si possono fare. Mi sembra di buon auspicio anche per le popolazioni oggi colpite dal sisma, per far capire loro che gli aiuti arrivano e si possono incanalare nella giusta direzione». «Non potrò mai dimenticare lo sguardo di chi ho incontrato in Abruzzo — conclude —. Persone che avevano perso un pezzo di sé: ma con una mano tesa, che allevia il senso di solitudine, ci si può risollevare». Intanto proseguono le iniziative di solidarietà per le popolazioni terremotate del Centro Italia. La Cna nazionale ha aperto un conto corrente bancario sul quale far convergere i contributi economici per aiutare le sedi locali della confederazione e l’intero sistema delle imprese iscritte nelle province terremotate. Un’azione al quale aderisce anche la sezione del Trentino Alto Adige.