Progetto pubblicato integrare la marginalità un parco e un depuratore a Mantova
editore
Acer
anno
2002
luogo
Italia
pagine
78-80
numero
5 – settembre/ottobre 2002
autrici
Novella B. Cappelletti e Giovanna Patané
progettazione
Elisa Burnazzi e Davide Feltrin
foto
Riccardo Ghinelli
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Magazine
Il paesaggio tra esperienza estetica e progetto
All’opera pluridecennale del paesaggista Ippolito Pizzetti è andato il Premio Porcinai, mentre un intervento di recupero e sistemazione a verde della gravina di Villa Castelli, in provincia di Brindisi, e una tesi di laurea sulla tutela del paesaggio viticolo della Dora Baltea, nel Canavese, hanno vinto il Concorso nazionale sulla progettazione del paesaggio (T3)
Sono stati selezionati i vincitori della quarta edizione del Premio Pietro Porcinai e del Concorso biennale nazionale sulla progettazione del paesaggio. Le motivazioni della giuria saranno rese note nel corso di Paradeisos 2002 – 7° Convegno nazionale sui parchi urbani, in programma il 28 e il 29 novembre presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Anche quest’anno, le due manifestazioni “gemelle” sono state promosse dall’Associazione italiana d’architettura del paesaggio e da ACER, in collaborazione con la Cassa di Risparmio di Firenze, il Comune di Rovereto – Museo di Arte moderna e contemporanea, dal la Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia e dall’Ugai, l’Unione Garden Club italiani. La cerimonia di premiazione si terrà durante la manifestazione pubblica.
Omaggio all’opera di Ippolito Pizzetti
In memoria della figura e dell’opera del grande paesaggista Pietro Porcinai, il premio a lui intitolato incorona ogni due anni una realizzazione, un progetto, un saggio, una ricerca o opera d’altro genere che abbia contribuito significativamente all’affermazione e all’approfondimento dell’architettura del paesaggio in Italia. La giuria della presente edizione era presieduta da Gilberto Oneto e composta da Paola Porcinai, in rappresentanza della famiglia, Elena Balsari e Paolo Villa, in rappresentanza dell’Aiapp, Jordi Bellmunt e Pier Fausto Bagatti Valsecchi, in rappresentanza della rivista ACER, Primo Proietti per la Facoltà di Agraria di Perugia, Andrea Pochini per l’Ugai e Mario Bonifazi per il Comune di Rovereto.
La commissione ha deciso di attribuire questo prestigioso riconoscimento non a una specifica realizzazione progettuale, ma all’opera complessiva del paesaggista Ippolito Pizzetti, una figura che ha svolto un ruolo fondamentale nella formazione e nella diffusione in Italia della cultura del paesaggio. Testimonianza dell’impegno pluridecennale di Pizzetti, non solo nell’attività professionale e nella ricerca, ma anche in campo didattico e divulgativo, sono i suoi numerosi progetti, libri e articoli su riviste
scientifiche e d’attualità: al centro, sempre il paesaggio e il giardino, visti e vissuti come fondamentale esperienza estetica, fondata sulla percezione hic et nunc delle forme e dell’atmosfera dei luoghi. Un’esperienza che può essere comunicata, ma è realmente condivisa solo se sperimentata in prima persona. Una menzione speciale della giuria del Premio Porcinai è andata anche all’Oasi Zegna, nelle Alpi Biellesi. La segnalazione intende porre all’attenzione generale uno dei primi esempi nel nostro Paese di sistemazione paesaggistica realizzata da soggetti privati a beneficio di un ampio pubblico, andando a incidere su un’area territoriale da tempo considerata un patrimonio collettivo locale.
I vincitori del concorso
La medesima giuria ha scelto anche i vincitori del Concorso nazionale biennale sulla progettazione del paesaggio, che ha lo scopo di offrire un riconoscimento professionale, tecnico e culturale ai professionisti impegnati nell’affermazione dei caratteri peculiari di quest’attività in Italia.
Erano previste due sezioni, una riservata a opere e realizzazioni, di carattere pubblico o privato, la seconda dedicata a tesi di laurea o diplomi di specializzazione su temi relativi all’architettura del paesaggio. Il premio per la miglior opera è stato attribuito al “Progetto di recupero ambientale e sistemazione a verde della gravina di Villa Castelli (Brindisi)”, realizzato dall’architetto Antonio Bruno (capogruppo). Si tratta di un significativo intervento territoriale di recupero e di rivisitazione in chiave contemporanea degli ambienti e delle funzioni caratteristiche di una gravina ionica, che prevede anche l’apertura di un Centro d’educazione ambientale. Il progetto riallaccia i fili della storia del territorio congiungendo passato e presente e restituisce ai luoghi un’identità andata perduta, calandola in un nuovo equilibrio ambientale. Una segnalazione speciale della giuria è andata al progetto del Parco delle Vele, a Muggia (TS), opera degli architetti Romana Kacic e Mattias Lidén, che hanno risolto con un’originale soluzione la realizzazione di un’area di margine, a metà fra fronte d’acqua e supporto dell’infrastruttura del porto turistico. Nella sezione riservata alle tesi di laurea, è stato premiato il lavoro intitolato “Il paesaggio viticolo della Dora Baltea canavesana. Un ecomuseo per la tutela, conservazione e valorizzazione di un sistema di beni culturali diffusi”. opera di Daniela Sala, della Facoltà di Architettura Campus Bovisa del Politecnico di Milano (relatore prof. Maurizio Boriani, correlatore arch. Alberta Cazzani). Hanno meritato una menzione speciale anche i lavori di Davide Feltrin ed Elisa Burnazzi (Integrare la marginalità: un parco urbano e un depuratore a Mantova), Antonella La Spada (Mittelbau Dora. Il parco e la memoria: progetto per un parco pubblico nell’ex lager nazista), Emanuela Morelli (L’isola di Capraia nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano: strategia per il paesaggio del XXI secolo), Silvia Martelli (Guida del giardino Garzoni a Collodi e resoconto dei lavori di restauro e manutenzione) e quello di Nicoletta Bajo intitolato “Biodiversità e paesaggi dell’archeologia: l’antica Via Severiana di Isola Sacra”. La Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Perugia ha assegnato un ulteriore premio a “Proposta di riqualificazione paesaggistica per un’area territoriale montana: il ‘Selletto’, Comune di
San Paolo Cervo (BI)”, la tesi di specializzazione di Francesca Pisani della Scuola di Specializzazione in Parchi e Giardini della Facoltà di Agraria di Torino (relatore prof.ssa Elena Accati).