L’Adige
publisher
Società Iniziative Editoriali
year
2017
place
Italia
published project
Edifici e parco Ex-Cattoi
page
37
issue number
5 dicembre 2017
author
Paolo Liserre
design
Elisa Burnazzi, Davide Feltrin e Nicola Zuech
photos
archivio di studio
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Magazine
Ex cattoi nord, tutti i «no» del comune otto motivi per bocciare il piano dei privati
«Area bianca, adesso bisogna ripianificare»
Sette pagine che contengono otto «buoni motivi» per rispedire al mittente con un secco quanto annunciato «no» il piano di comparto sull’area ex Cattoi nord, il tema amministrativo e politico più caldo degli ultimi mesi e dei prossimi a Riva del Garda. La delibera confezionata dalla giunta e che verrà portata in consiglio lunedì prossimo dal sindaco Mosaner, è stata consegnata a tutti i consiglieri comunali e con essa la documentazione che riguarda il tema, eccezion fatta per il parere e la consulenza legale espressamente richiesti dallo stesso Comune all’avvocato Luca Benini. Proprio oggi è in programma una riunione di maggioranza per preparare la seduta dell’11 dicembre. Ci sono da discutere alcune mozioni e poi ovviamente il punto che è stato inserito comunque dopo all’ordine del giorno del consiglio. La delibera comunale non lascia spazio a compromessi o «scorciatoie». «Il piano ai fini generali 17 per la fascialago è giunto alla sua scadenza naturale e quindi – si legge – non sussistono più le condizioni per consentire l’intervento richiesto producendosi l’automatica improcedibilità della relativa domanda di parte. Nel caso in esame il termine decennale del piano è decorso in data 24 marzo 2017 (il piano di comparto presentato dai privati è stato depositato esattamente un mese prima, ndr.) apparendo evidente – recita ancora la delibera – che nelle aree interessate non riprendono vigore eventuali previsioni urbanistiche preesistenti ma si verifica una perdita di efficacia sancita dalla normativa provinciale che priva la zona di una propria regolamentazione urbanistica facendo sorgere uno specifico obbligo di ripianificazione». Al preavviso di diniego che Palazzo Pretorio aveva inviato il 24 agosto scorso, la cordata proprietaria dell’area ex Cattoi nord aveva risposto con una serie di osservazioni e integrazioni alla precedente memoria, integrazioni che però, sempre secondo il Comune, «non hanno apportato sostanziali elementi di novità» e di certo non hanno fatto cambiare idea all’ente pubblico. La scadenza decennale del piano fascia-lago «ha travolto il comparto edificatorio che resta privo di autonomia urbanistica dal momento della sopravvenuta inattuabilità del suddetto piano ai fini generali». In questi anni e in questi mesi, osserva ancora l’ente pubblico, «non sono state realizzate o avviate le opere di urbanizzazione». Il Comune tra l’altro evidenzia che a supporto della propria tesi vi sono pareri chiari da parte degli uffici provinciali e che «il termine di efficacia dei 10 anni per l’esecuzione del piano attuativo non è suscettibile di proroga automatica triennale anche perché – si fa presente – le disposizioni del Decreto del Fare non possono trovare diretta applicazione in virtù della competenza legislativa primaria spettante alla Provincia di Trento nel proprio territorio e nella materia urbanistica».