L’Adige
editore
Società Iniziative Editoriali
anno
2018
luogo
Italia
progetto pubblicato
Edifici e parco Ex-Cattoi
pagina
42
numero
23 settembre 2018
autore
Paolo Liserre
progettazione
Elisa Burnazzi, Davide Feltrin e Nicola Zuech
immagine
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magazine
«Vogliono solo spaccare la comunità»
Ex Cattoi, Bertoldi accusa Hager & C.: «Usano gli stessi metodi di Bolzano»
Credo che Riva e i rivani meritino molto di più di un banale centro commerciale con sopra una palazzina residenziale a due passi dal lago. Che poi è esattamente quello che hanno proposto i signori Hager e Signoretti sull’area ex Cattoi). Gabriele Bertoldi, capogruppo del Pd in consiglio, presidente della commissione urbanistica e da qualche giorno candidato dem alle provinciali, non le ha mai mandate a dire quando ha dovuto incrociare i «guantoni con la proprietà dell’area ex Cattoi, il tasto più caldo del piano fascialago in fase di revisione proprio in questi mesi. L’uscita dei due imprenditori avvenuta nei giorni scorsi non è passata inosservata e Bertoldi ci tiene a fare un po’ di chiarezza. Senza lesinare affondi e stoccate, in parte anche agli alleati di maggioranza del Patt. «Hager e Signoretti hanno acquistato l’area a prezzo di svendita ben sapendo che di lì a quattro mesi la pianificazione urbanistica sarebbe scaduta e il Comune avrebbe dovuto ripianificare. E questo per l’ente pubblico è un dovere – osserva Bertoldi – Nella perizia fallimentare la cosa era scritta chiaramente, non c’era nulla di nuovo o di nascosto che loro non sapevano. E la legge e vale per tutti, anche per l’edilizia pubblica. Bertoldi vuole sgomberare il campo anche dalle illazioni frequenti soprattutto sui social) rispetto al fatto che il Comune in questi dieci anni di validità del piano non abbia fatto nulla: Il Comune ha fatto tutto quanto era in suo potere dando gli strumenti per intervenire a chi doveva intervenire, è stato il privato (la «Lacos spa”, poi fallita) a non procedere con quanto previsto dal piano. E adesso ha avviato un processo partecipativo al quale hanno preso parte anche i privati, compresi i signor Hager e Signoretti che in ben due occasioni hanno potuto illustrare la loro proposta. Salvo adesso fare campagna elettorale perenne, dare numeri a vanvera e diffondere pubblicità ingannevole). Il capogruppo e presidente della commissione urbanistica (nonché candidato Pd alle elezioni del 21 ottobre) un sospetto ce l’ha: Ricordo e ricordiamoci quanto accaduto a Bolzano con gli stessi imprenditori e il sindaco Spagnolli. La situazione è diversa ma stanno giocando in modo molto simile. Cercano di spaccare la comunità, di far passare l’ente pubblico per colui che non vuole fare nulla e c’è già chi cavalca la cosa dimenticando che le elezioni del 21 ottobre sono elezioni provinciali e l’area ex Cattoi, per quanto importante, non è il Trentino intero e non è proprio il caso di farne un casus belli. In quest’ottica, Bertoldi ricorda anche quanto accadde prima del consiglio comunale che doveva esprimersi sul diniego rispetto al primo progetto presentato: «Venne inviata una e-mail a tutti i consiglieri comunali in cui la proprietà si dichiarava disponibile al confronto e al dialogo. Si-attacca Bertoldi – ma solo alle loro condizioni». L’esponente dem boccia la proposta progettuale presentata a più riprese dalla proprietà dell’area: Da imprenditori illuminati – afferma-mi attenderei qualcosa di più di un centro commerciale con sopra appartamenti. Perché questo alla fine è il progetto che Hager e Signoretti stanno presentando alla città. E da capogruppo del partito di maggioranza relativa, Bertoldi non risparmia una stoccatina anche al partner di governo più forte numericamente (il Patt) che nei giorni scorsi proprio dalle colonne de
«L’Adige) ha avanzato qualche perplessità sulla bozza di documento preliminare predisposta dal gruppo di lavoro interno al Pd, avanzando anche l’ipotesi di uno spostamento del campo sportivo di viale Rovereto:
Quella bozza di documento sarà discussa in maggioranza ma non mi sembra molto serio in questo momento avanzare ipotesi del genere. Spostare il campo? E dove lo mettiamo senza sacrificare ancora terreno agricolo?». A dicembre la revisione del piano arriverà in consiglio ma Bertoldi non teme fratture che potrebbero mettere a rischio la maggioranza: «Non ci sono rischi di questa natura – afferma
I movimenti di queste settimane (Betta, Serafini, ndr.) hanno fatto chiarezza. E nella chiarezza si lavora meglio»
M5S: «Un grande parco pubblico»
I pentastellati e i candidati consiglieri provinciali Gino, Dalponte, Angelini attaccano il Comune e chiedono a gran voce espropri e tutela del verde
Criterio «Zero nuovi volumi», demolizione degli edifici fatiscenti, e poi ancora percorsi pedonali e ciclabili, aree di verde protetto con alberi secolari e ambienti acquatici da valorizzare: è questa la proposta che il Movimento 5 Stelle dell’Alto Garda ed i candidati consiglieri provinciali Claudia Gino, Olga Dalponte, Giulio Angelini hanno deciso di trasmettere al Comune per i futuro della fascia lago che comprende anche l’area ex Cattoi. Partendo dall’analisi che «il privato si prefigge come unico scopo quello di arrivare al massimo profitto, cioè costruire tutti i volumi residenziali e commerciali possibili senza tenere conto che ormai in zona ci sono un migliaio di appartamenti vuoti ed inutilizzati», gli esponenti M5S paventano un futuro in cui nessun rivano potrà mai acquistare alloggi così cari, e che questi «alla fine saranno venduti come seconde case». Per contro, sempre secondo i pentastellati, «costruire nuovi volumi commerciali vuol dire realizzare di fatto un nuovo centro commerciale con il risultato di ammazzare definitivamente il tessuto economico della zona». Totale poi è la sfiducia nel Comune di Riva, incapace di reagire a causa del «completo immobilismo del sindaco e della sua giunta che sono imprigionati nei loro veti incrociati che riflettono le “spinte” e gli appetiti dei vari poteri forti rivani», tutt’al più impegnato in «una “guerra” di comunicati tra la proprietà dell’area ex Cattoi e l’amministrazione comunale rivana», una guerra che tuttavia «assomiglia ad un gioco delle parti dove in pubblico si fanno tanti proclami, ma dietro le quinte del palcoscenico la realtà dei fatti è un’altra». Ecco dunque che i M5S, scendono in campo con sei proposte così elencate: 1. Criterio «Zero nuovi volumi» rispetto alla situazione degli edifici attualmente utilizzati ed in possesso di certificato di agibilità; 2. Creazione di un unico grande parco nell’area compresa tra i torrenti Albola, Varone ed il rio Galanzana con mantenimento del campo sportivo e la rinaturizzazione delle vie d’acqua; 3. Lungo le vie d’acqua ma anche nella direzione parallela a viale Rovereto va sviluppata una fitta rete di percorsi pedonali e ciclabili; 4. Obbligo di recupero ambientale per il parco Miralago e l’area ex Cattoi con demolizione degli edifici fatiscenti. Per i restanti edifici (teatro, scuola, chiesetta), riqualificazione architettonica senza aumento di volumi; 5. Per le aree private dell’area ex Cattoi va introdotta una previsione che consenta la realizzazione di un parco pubblico con il relativo vincolo preordinato ad esproprio; 6. Per tutte le aree pubbliche e private situate all’interno della fascia a lago va previsto una «invariante del verde», specifico obbligo di mantenimento del patrimonio verde.
Anche il Pd va all’attacco: «No a centri commerciali, sì al verde»
Sulle recenti polemiche riguardanti l’area ex Cattoi e il tema fascialago in generale, è intervenuto ieri anche il Circolo locale del Pd con una nota firmata dal segretario Tomaso Benamati (nella foto): «In maggioranza e in consiglio comunale il sindaco Mosaner ha sempre dato informazioni sul percorso e sulle procedure della pianificazione. In consiglio comunale sono state votate due mozioni che sottolineavano l’importanza dell’area per la città e la ricerca massima di una sostenibilità ambientale per l’ubicazione tra il lago e viale Rovereto e subito ad est della città. Le azioni dei privati – scrive Benamati – sono forzature. Altri impenditori hanno investito in città senza il carico di polemiche e di pretese portate avanti da questo gruppo. Per noi i nodi strategici sono: più verde possibile per collegare le due aree “ex Cattoi” e “Miralago”, non intasare ancora di più viale Rovereto, mantenere e aumentare i servizi alla città senza impatti volumetrici, tanto meno centri commerciali, ripianificare tutta l’area fascia- lago migliorando la qualità delle strutture ricettiva presenti».