Trentino
editore
Società Editrice Tipografica Atesina
anno
2018
luogo
Italia
progetto pubblicato
Edifici e parco Ex-Cattoi
pagina
34
numero
23 settembre 2018
autore
M. Cass.
progettazione
Elisa Burnazzi, Davide Feltrin e Nicola Zuech
foto
archivio di studio
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Magazine
«Ex Cattoi, esproprio e parco pubblico»
È la richiesta formulata dai 5 Stelle al Comune di Riva nella fase di ripianificazione della fascia lago
Per i 5 Stelle dell’Alto Garda la “guerra” tra Comune di Riva e nuova proprietà dell’ex Cattoi assomiglia più che altro a un teatrino. «La realtà dei fatti – dicono i pentastellati – è un’altra. Il privato si prefigge come unico scopo quello di arrivare al massimo profitto, cioè costruire tutti i volumi residenziali e commerciali possibili senza tenere conto che ormai in zona ci sono un migliaio di appartamenti vuoti e inutilizzati. Nel nuovo quartiere gli appartamenti avranno sicuramente costi elevatissimi cioè proibitivi per qualsiasi cittadino rivano. Con la conseguenza che gli alloggi alla fine saranno venduti come seconde case creando un quartiere deserto e desolato come quello delle Albere a Trento. Costruire nuovi consistenti volumi commerciali vuol dire realizzare di fatto un nuovo centro commerciale su viale Rovereto a pochi passi dal centro con il risultato di ammazzare definitivamente il tessuto economico della zona e aggravare ancora di più il problema del traffico. I fatti purtroppo dimostrano anche il completo immobilismo del sindaco e della sua Giunta.
Dopo aver precedentemente sollecitato (invano) un dibattito pubblico, il Movimento 5 Stelle ha presentato le proprie osservazioni nell’ambito del contributo di idee richiesto dall’amministrazione municipale in vista della redazione della variante ricognitiva al piano regolatore comunale. I pentastellati spingono per l’obbligo di recupero ambientale per il parco Miralago e l’area ex Cattoi con demolizione degli edifici fatiscenti (oltre alla previsione per i restanti edifici della colonia Miralago – teatro, scuola, chiesetta – della possibilità di riqualificazione architettonica senza aumento di volumi con possibilità di spostamento nella zona nord in prossimità di viale Rovereto dove concentrare in strutture interrate tutti parcheggi a servizio della fascia a lago), l’introduzione di una previsione per le aree private dell’ex Cattoi che consenta la realizzazione di un parco pubblico con il relativo vincolo preordinato a esproprio e la previsione di una invariante del verde per tutte le aree pubbliche e private situate all’interno della fascia lago (cioè uno specifico obbligo di mantenimento del patrimonio verde con particolare riguardo alle specie vegetali secolari o più pregiate in modo mantenere ed incrementare il numero e la qualità degli alberi d’alto fusto garantendo comunque il mantenimento del loro numero per classi di età, altezza e dimensione), il criterio “zero nuovi volumi” rispetto alla situazione degli edifici attualmente utilizzati e in possesso di certificato di agibilità, la creazione di un unico grande parco nell’area compresa tra i torrenti Albola, Varone e il rio Galanzana (con mantenimento del campo sportivo e rinaturizzazione delle vie d’acqua riservando ai corsi d’acqua ampi spazi per favorire l’autodepurazione e la realizzazione di una notevole varietà di ambienti acquatici importantissimi per lo sviluppo della biodiversità tipica dell’ambiente lacuale), lo sviluppo di una fitta rete di percorsi pedonali e ciclabili (trai quali anche il collegamento principale Riva-Torbole da prevedere preferibilmente lungo viale Carducci-viale Rovereto) lungo le vie d’acqua ma anche nella direzione parallela a viale Rovereto.