L’Adige
publisher
Società Iniziative Editoriali
year
2017
place
Italia
published project
Edifici e parco Ex-Cattoi
page
33
issue number
11 marzo 2018
author
Antonio Gatto
design
Elisa Burnazzi, Davide Feltrin e Nicola Zuech
photos
archivio di studio
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Magazine
«La fascialago non è stata tutelata»
Ex Cattoi, Miralago, viale Rovereto, Linfano Toffolon: «Nuova torre scenica fuori scala»
Una serata molto partecipata, quella organizzata venerdì sera all’auditorium del conservatorio di Riva. Ambiente e turismo sostenibile i temi trattati, con particolare attenzione al benessere di cittadini e turisti ed allo sviluppo urbanistico. Promotori della serata: il Comitato «sviluppo sostenibile», l’associazione «Italia Nostra», Wwf, il comitato «Salvaguardia olivaia» e l’associazione «Riccardo Pinter». Al tavolo dei relatori il giornalista Walter Nicoletti, con il ruolo di moderatore, l’architetto Beppo Toffolon e l’imprenditore turistico Michil Costa. Ad intervenire per primo Nicoletti: «Si sta facendo largo l’idea di un turismo sostenibile. Non è più la quantità – dice il giornalista – ma la qualità, il problema non è infrastrutturale ma organizzativo del sistema locale. Un distretto “verde” è un sistema partecipato con il territorio e amministrazioni coerenti con le scelte». A prendere successivamente la parola Michil Costa uomo di impresa e successo, presidente anche della famosa maratona delle dolomiti. Costa porta la sua visione di turismo sostenibile: «Questo è un turismo porno alpino, si pensa solo a riempire i posti letto, si viene in ferie non per rilassarsi ma per fare troppe cose. Non basta più il paesaggio, si arriva persino ad avere lo stress da tempo libero». Costa da imprenditore sa benissimo che la parte economica per ogni attività è importante, ma non per questo il benessere e territorio devono passare in secondo piano: «Le monoculture non vanno mai bene, la vita non cresce. Dove c’è solo turismo – continua l’imprenditore – non c’è più vita vera, tutto è finto». Molto atteso l’intervento dell’architetto Beppo Toffolon che ha parlato dello sviluppo urbanistico dell’Alto Garda, concentrandosi particolarmente della fascia lago di Riva e della zona arcense del Linfano. L’architetto inizialmente mostra l’evoluzione dei vari piani urbanistici provinciali: «Nonostante sia un feroce critico del piano urbanistico del 1967, era comunque prevista una certa tutela della fascia lago che poi è andata a sparire nei piani successivi». Toffolon critica, per quanto riguarda Riva il progetto del nuovo centro congressuale e la paesaggistica di viale Rovereto: «Il centro congressi avrà una torre scenica così alta che farà da punto di riferimento ai naviganti del lago, se la paragoniamo alla vicina Rocca è fuori scala. Per quanto riguarda viale Rovereto – sottolinea l’architetto – la progettazione è caotica, cambia la sua fisionomia ogni cento metri, serve una discussione per decidere un modello». Anche il progetto nella zona del Linfano non piace a Toffolon: «La pianificazione dei servizi alla vela ha avuto un inspiegabile incremento di spazi e il nuovo piano regolatore prevede delle aggiunte. Intaccare questa zona – dice Toffolon – sarebbe la fine dal punto di vista paesaggistico». Finiti gli interventi, dal pubblico il sindaco di Arco Betta si rivolge all’architetto: «Anche lei ha progettato sulla zona del Linfano con metrature superiori a quello che sono previste oggi». Toffolon risponde al sindaco: «Grazie per avermelo ricordato, il comune di Arco mi deve ancora dei soldi. L’allora assessore Dellana mi chiese di partecipare, per spostare dei volumi senza aggiungerne altri. Fu un progetto molto partecipato, avevo coinvolto gli operatori della zona». Il relatore cita anche la municipalizzata di Arco Amsa: «L’unico a fare resistenza fu il presidente di Amsa, contrario a spostare il campeggio per garantire i guadagni dell’azienda pubblica». La serata si è conclusa con altri interventi dai toni pacati e una platea soddisfatta del confronto.