Concorso Liceo Artistico Vittoria
luogo
Trento
tipologia
architettura, arredo d’esterni, grafica
superfici calpestabili
7572 mq (interni), 1661 mq (esterni), 5060 mq (giardino)
stato
non realizzato
data
2017
cliente
Provincia di Trento
progettazione
Federica Andreis, Massimo Baldini, Federico Bargone, Francesco Bartolucci, Chiara Bugna, Elisa Burnazzi, Leonardo delle Chiaie, Davide Feltrin, Luigi Luccioli, Paolo Murara, Gianluca Pelizzi, Paolo Sartori, Alessandro Svaldi, Roberto Svaldi, Alessandro Zuanni
grafica
Chiara Bugna, Elisa Burnazzi, Alessandro Zuanni
Concorso Liceo Artistico Vittoria: il recinto che libera
Un architetto sa che, nel caso dei progetti di architettura riguardanti le scuole che sono costruzioni di particolare interesse pubblico in cui verranno educati i cittadini di domani, perseguire la qualità dell’edificio e dell’intorno è fondamentale. I Concorsi di architettura possono essere una modalità di conferimento incarico vantaggiosa per la collettività e un’occasione di ricerca e confronto per tutti gli architetti partecipanti. Il nostro motto, ironico e serio al tempo stesso, è: il recinto che libera.
Concorso Liceo Artistico Vittoria: il sogno da realizzare
Il progetto elaborato per il Concorso di progettazione del Liceo Artistico A. Vittoria affronta il tema dell’edilizia scolastica, prefiggendosi di perseguire, assieme al benessere della crescita, il benessere urbano. Una scuola che mostri all’esterno la propria creatività che esibisca quanto di bello e buono sanno creare le nuove generazioni. Un’architettura che si configuri come Landmark, capace di orientare i cittadini, di migliorare la vivibilità e la sicurezza del quartiere.
Concorso Liceo Artistico Vittoria: il nostro progetto tra architettura e design d’esterni
Il concept è ironico e serio allo stesso tempo: Il recinto che libera. Con ciò si allude al processo di maturazione dei giovani, che all’interno di poche regole chiare, possono coltivare la loro unicità e con essa la loro carica creativa. Una maglia sciolta romboidale in filo d’acciaio, rivestita in pvc nel colore standard rosso, simbolo di forza e vitalità, permette di abbattere i costi e al contempo di caratterizzare fortemente l’edificio, come parte di una scenografia urbana. Da un lato la costruzione guarda verso la natura, il giardino, dall’altro è affacciata sulla strada, ma attraverso la rete colorata, la città (o la scuola!) viene in parte filtrata. La copertura dell’attuale edificio viene usata come ulteriore spazio all’aperto, dopo il giardino.
All’interno, micro giardini, ricavati asportando parti delle travature esistenti, assieme ai colori delle aule, degli arredi e alla qualità della luce, configurano un ambiente minimale, ma ispirante e rilassante.
La sostenibilità economica e funzionale è garantita rispettando l’edificio esistente, come richiesto dal bando, con il mantenimento dei nuclei strutturali, dell’interrato e del piano terra. La sostenibilità ambientale è garantita dal rispetto del protocollo LEED.
Il progetto vede la scuola come sede dell’educazione, a tutti i livelli, un luogo in cui realizzare la sostenibilità sociale. In questa scuola non solo i ragazzi frequentanti crescono, ma con loro anche i bimbi del vicino asilo nido San Giuseppe, che potrebbero essere coinvolti in varie attività, o ancora gli abitanti del quartiere.